Lo scorso 3 maggio, la CGIL ha scelto Brancaccio, l’Auditorium intitolato al piccolo Giuseppe Di Matteo sciolto nell’acido perché figlio di un pentito di mafia, per celebrare la seconda giornata dell’iniziativa “Dalla parte giusta, memorie, parole e azioni per la legalità” terminata il 4 maggio a Portella della Ginestra.
Durante l’incontro sono intervenuti: il segretario regionale Spi Cgil Maurizio Calà, il segretario nazionale Ivan Pedretti e il leader della Cgil Maurizio Landini; hanno partecipato: il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, Maurizio Artale Presidente del Centro di Accoglienza Padre Nostro e le sindacaliste “di frontiera” Emanuela Bortone e Rachela Bondici.
“Brancaccio è un simbolo della sfida che il nostro sindacato vuole vincere – ha spiegato Calà – un simbolo di come la lotta per legalità sia strettamente legata a quella per il lavoro”. Ivan Pedretti ha sottolineato l’importanza del progetto di una nuova piazza che diventerà anche un collegamento fra il quartiere e via Oreto, cioè l’ingresso alla città, progetto esecutivo “regalato” dal Centro Padre Nostro al Comune di Palermo. “Rompere l’isolamento – ha detto Pedretti – dare ai cittadini un luogo di convivenza è la base per il recupero di tutti i quartieri periferici delle grandi città, da Palermo a Roma a Genova e Torino. L’impegno del nostro sindacato per la realizzazione di questo progetto è un tassello dell’impegno per lo sviluppo del Paese. Siamo stati sempre presenti nei quartieri disagiati e vogliamo continuare ad esserci anche in futuro”.
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