Degrado e inciviltà accolgono una scolaresca in visita alla casa-museo del Beato Pino Puglisi, nel quartiere Settecannoli. Ieri mattina, dopo l’ennesimo atto vandalico che ha colpito il centro di accoglienza Padre Nostro di piazzetta Anita Garibaldi annesso alla casa-museo, i volontari hanno aperto le porte a 150 bambini provenienti da scuole di Palermo e provincia tra sporcizia, vetri in frantumi, escrementi di cani. «Abbiamo un’amministrazione comunale sorda – denuncia il presidente Maurizio Artale – Si è verificato ciò che avevo previsto 14 maggio, dopo l’ultimo sfregio dei vandali. Da quel giorno la piazzetta non solo non viene riportata a uno stato dignitoso, ripristinando ciò che i vandali hanno devastato, ma non riesce nemmeno a garantire il minimo necessario per ripulirla. Sporca era e sporca l’ho trovata di mattina – sottolinea con durezza Artale – quando mi sono recato al centro Padre Nostro per ripristinare i lampioncini rotti e sostituire le foto della mostra fotografica permanente “Sui suoi passi”, dedicata a papa Francesco. L’ultima denuncia al Comune di Palermo non è servita a nulla, questa è la conferma». Il 14 maggio l’ultimo atto vandalico ai danni del centro di accoglienza fondato da don Pino Puglisi, il sacerdote ucciso dalla mafia. A denunciarlo, era stato lo stesso presidente Maurizio Artale.
Ragazzi arrivati da tutta la provincia accolti dal degrado. La denuncia di Artale.
«A distanza di 19 giorni – raccontava – è stata colpita di nuovo piazzetta Beato Padre Pino Puglisi. Hanno distrutta i lampioncini e vandalizzato le immagini della mostra fotografica su papa Francesco. I vandali, dunque, tornarono alla carica dopo la notte del aprile. Non curanti delle indagini della polizia ancora in corso, ma anzi, sfidando la legge con sprezzo».
E non è difficile immaginare la delusione che ieri mattina hanno provato i 150 bambini accompagnati dagli insegnanti degli istituti scolastici di Palermo, Misilmeri, Villafrati, Godrano, Ciminna, Mezzojuso, Campofelice di Fiditalia, Cefala Diana, Marineo, Ventimiglia, al loro arrivo durante la gita d’istruzione. Gli scatti fotografici restituiscono l’immagine di uno spazio cittadino abbandonato all’inciviltà, dimenticato persino da un’amministrazione comunale che dovrebbe valorizzarlo. Per il suo significato soprattutto, per il rispetto del nome che porta. Lo scempio portato a termine dai vandali ha tolto spazio alla sacralità di un luogo che per i siciliani e non solo rappresenta la continuità dei valori del Beato Pino Puglisi. Uno spazio che proprio fra qualche giorno raggiungerà il decennale dalla sua fondazione, inaugurato il 25 maggio 2014 in occasione del primo anniversario della beatificazione. «Rimango incredulo – conclude amareggiato Maurizio Artale – chiedendomi sempre se questo sia veramente per tutti un luogo sacro».
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Nessun intervento da parte dell'Amministrazione Comunale e 150 bambini delle Scuole di Palermo vengono accolti nel degrado e la sporcizia 18/05/2024 |