Sicilia

Falcone: ministro Cartabia in Centro Padre Nostro a Palermo

"Presenza operatori innervata dentro il quartiere Brancaccio"

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 22 MAG - "La cosa che mi colpisce molto è che la presenza del Centro Padre Nostro è proprio 'innervata' dentro questo quartiere. Mi aspettavo di trovare una realtà come un'oasi differente rispetto al resto, mentre qui c'è una presenza molto inserita in vari ambiti penetrata nella vita reale e concreta delle persone del quartiere". Lo ha detto all'ANSA Marta Cartabia, ministro della giustizia, a margine della visita, questo pomeriggio, al Centro Padre Nostro del Beato Pino Puglisi, nel quartiere Brancaccio, a Palermo. " Credo che questa concretezza e questo farsi vicini, condividere e comprendere i bisogni e le esigenze e la mentalità delle persone - ha aggiunto - sia decisivo per portare aventi quella novità di cui loro sono portatori tenaci e pazienti". Accompagnata da Maurizio Artale, presidente e dagli operatori del centro dedicato al sacerdote ucciso dalla mafia, il ministro Marta Cartabia ha prima visitato la sede del centro dove si svolgono le varie attività e poi si è intrattenuta, nel centro antiviolenza realizzato all'interno del mulino del sale di Brancaccio, con alcuni ragazzi che hanno raccontato le loro storie di una vita in periferia, in un quartiere a rischio come quello di Brancaccio dove fino agli anni Novanta dettava legge la mafia con i fratelli Graviano. Mirko, fa l'elettricista ma frequenta da ragazzino il Centro e Denise, che frequenta l'istituto alberghiero hanno raccontato al ministro che per loro "stare con gli operatori del "Centro Padre Nostro' è come vivere in una seconda casa". Un luogo dove "stiamo bene, dove abbiamo avuto modo di conoscere tante persone, dove siamo cresciuti e dove abbiamo avuto modo di visitare posti nuovi che mai avremmo potuto vedere. "Sentire le vostre storie - ha detto ai ragazzi il ministro Cartabia - è molto importante per noi, che lavoriamo tutti i giorni per allargare la cultura della legalità, dove sembra un po' rosicchiata da qualche sistema diverso. Ma abbiamo bisogno di vedere che ce la si può fare davvero. Per questo ci avete fatto un regalo". (ANSA).
   

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