PALERMO – La rinascita di Brancaccio, ampio quartiere periferico di Palermo dove operò e fu ucciso p. Pino Puglisi, attraverso un cooordinamento di sistema che valorizzi da una parte tutte le realtà operative nel quartiere, dalla scuola alle associazioni, agli altri enti territoriali e poi, nello stesso tempo, anche tutti i siti di maggiore riferimento di questo territorio. E’ questo quello che prevede il progetto Brancaccio 2.0 che oggi, in occasione della visita del presidente Renzi all’istituto don Pino Puglisi, è stato presentato dal presidente del centro Padre Nostro Maurizio Artale. “E’ un progetto che vede impegnate tutte le realtà, che da anni lavorano a Brancaccio - sottolinea Maurizio Artale – che ha lo scopo, attraverso una specifica mappatura, di mettere insieme tutti i tesori del quartiere organizzandoli in un sistema. Solo in questo modo Brancaccio potrà realmente voltare pagina e cambiare come sognava p. Pino Puglisi”. Il progetto infatti tende a migliorare e valorizzare i servizi educativi e culturali presenti già a Brancaccio al fine di re-immettere nel circuito formativo adulti, giovani a rischio drop out. Brancaccio 2.0 offre, in particolare, l’opportunità di consolidare tutte le azioni di intervento sinergico, già attuate negli anni e in corso d’opera da realtà pubbliche e private come la scuola, la parrocchia, la circoscrizione e l’associazione di volontariato. Tra gli obiettivi la formazione della cittadinanza attiva e un coordinamento di rete tra tutte le realtà che a vario livello operano per rispondere meglio ai bisogni del quartiere. Allo scopo il progetto prevede anche la valorizzazione di 15 siti specifici e tra questi: la piazza di Brancaccio, il fondo Inzerillo adiacente alla scuola Puglisi, il centro di accoglienza Padre Nostro, il castello di Maredolce, la chiesa di San Ciro, il ponte dell’Ammiraglio, l’eco-museo del mare nell’ex deposito di locomotive e gli ex bagni Virzì. “Le nostre aspettative sono tante e speriamo che vengono attenzionate oggi anche dal governo, nella maniera più efficace possibile -, afferma ancora Artale -. La storia di Brancaccio potrà cambiare soltanto se ognuno dei suoi tesori verrà valorizzato insieme a tutte le realtà operative che da anni si battono come fece p. Pino Puglisi. Il progetto è stato già presentato al prefetto che presto convocherà il tavolo della sicurezza dove verranno discussi i vari punti della nostra proposta. Ci auguriamo che al più presto tutti gli enti ne prendano atto”. (set)
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