Brancaccio non è più solo Mafia, Prevaricazione, Individualismo e Disagio. Dal dialogo e dalla collaborazione tra le risorse impegnate per mandato e per missione all’interno del territorio della città di Palermo denominato Brancaccio, territorio noto a tutti per l’uccisione, nell’ormai lontano 15 Settembre del 1993, del Beato Giuseppe Puglisi, nasce un piano di riqualificazione e valorizzazione dei siti presenti all’interno della II Circoscrizione del Comune di Palermo. L’idea prende il nome di: “Brancaccio 2.0- La Brancaccio del terzo millennio”. Il Piano di riqualificazione e valorizzazione, voluto e pensato dal Centro di Accoglienza Padre Nostro, dalla II Circoscrizione del Comune di Palermo, dalla Parrocchia di San Gaetano in Brancaccio e dall’I.C.S Padre Pino Puglisi, disegna e definisce i contorni di un processo già avviato da oltre 20 anni, che lentamente, tra chiari e scuri, non fa altro che rimandare al sorriso del Beato. In una terra martoriata ma ricca, maltrattata ma forte, abusata ma tenace, numerose, persino troppe, sono le risorse culturali, sociali, storiche e architettoniche che andranno a definire il piano di riqualificazione e valorizzazione dei siti presenti all’interno della II Circoscrizione del Comune di Palermo. Sono tanti gli obiettivi di riqualificazione di Brancaccio che si punta a realizzare. Per la mera citazione si riempie una pagina: i Lavatoi di Via Germanese- Via Conte Federico - Via Giuseppe Cirrincione (da allegare doc. della II Circoscrizione); la Torre dell’Acqua (Via San Ciro/Via Fichidindia)-Amap; la Piazza di Brancaccio; l’Area prospiciente l’ICS Padre Pino Puglisi (Fondo Inzerillo); i Locali parrocchiali: Via Brancaccio n.258-260-461; la Scuola I.C.S. Padre Pino Puglisi: Terreno limitrofo alla Scuola e al Cortile Chiazzese; l’ Ampliamento dei Servizi della Scuola; il Centro di Accoglienza Padre Nostro (Centro Polivalente Sportivo Padre Pino Puglisi e Padre Massimiliano Kolbe, Campetto di calcio 3P di Vicolo Salvatore Cappello, Mulino del sale – Centro Aggregativo Anziani, Auditorum G. Di Matteo – Teatro Brancaccio-, Spazio Giochi, Piazzale Anita Garibaldi – Casa Museo Beato Giuseppe Puglisi; il Castello Maredolce; la Chiesa di San Ciro; Ponte dell’Ammiraglio-Villa Bennici; Viabilità (vedi sito del Comune); il Consorzio Agrario (alle spalle della futura Stazione Metro di Brancaccio, I Area limitrofa ai Cavalli (del Comune), il Deposito Locomotive: Eco Museo del Mare; lo Stand Florio- il Solarium- l’ex Campo Morana; i Bagni Virzì e i Bagni Petrucci. L’idea di un futuro possibile per Brancaccio offre, come si usa dire a Palermo, l’occasione… sì, l’occasione per contrastare con la “bellezza” le brutture… quelle brutture nutrite, pasciute ed ormai desuete di una Brancaccio che cerca e trova riscatto. Così, passo dopo passo… da questa idea condivisa con la Prefettura di Palermo e tutti i componenti della XVII legislatura – Commissione Parlamentare Antimafia si arriva a “Un Osservatorio permanente sulla legalità a Brancaccio”. Il 18 Marzo 2015, nel corso della seduta del Parlamento siciliano, il Prefetto, Francesca Cannizzo, e i commissari hanno concordato sulla necessità di istituire l’Osservatorio permanente sulla legalità a Brancaccio. Dell’Osservatorio, coordinato dallo stesso Prefetto, faranno parte rappresentanti dell’Antimafia e di diverse Istituzioni (la Regione, il Comune, la Diocesi ed il mondo del volontariato). L’organismo si insedierà subito dopo Pasqua. Giunti sin qui viene spontaneo chiedersi se questa non è la “Resurrezione” di quella Brancaccio martoriata ma ricca, maltrattata ma forte, abusata ma tenace.
di Laura Stallone
Foto tratta da mobilitapalermo.it
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Grazie a Laura per questo articolo esaustivo. Speriamo che questo progetto, dal titolo tecnologico e futuristico, possa realizzarsi.