L'istituto Boccone detta le regole di comportamento a distanza
Tempi certi nella distribuzione dei finanziamenti alle scuole e chiarimenti sulla valutazione degli studenti, perché "nessuno può essere bocciato". E' indirizzato al ministro dell'Istruzione. Lucia Azzolina,e per conoscenza all'assessore regionale Roberto Lagalla, l'appello del Cidi (Centro iniziativa democratica insegnanti) Palermo e dell'Asael (Associazione siciliana amministratori enti locali), preoccupati delle conseguenze che la "rivoluzione digitale" della didattica, a causa dell'emergenza Coronavirus, possa avere sul mondo della scuola. Il ministero ha stanziato 85 milioni per il potenziamento della didattica a distanza negli istituti italiani(2,3 milioni a Palermo e 9 in Sicilia),ma servono "tempi effettivi di distribuzione dei finanziamenti alle scuole e di assegnazione dei mille assistenti tecnici-informatici" e anche "modalità di erogazione dei dispositivi" scrivono la presidente del Cidi Palermo, Valentina Chinnici, e dell'Asael, Matteo Cocchiara. Ma essenziale risulta il tema della «valutazione degli alunni in vista della chiusura dell'anno scolastico. Ci sembra indifferibile che il ministero si pronunci in modo definitivo sulla impossibilità di bocciare qualsiasi alunno, specie in considerazione del fatto che, nonostante gli sforzi, la "didattica a distanza" non è riuscita ancora a raggiungere circa un milione e mezzo della nostra popolazione studentesca» in tutta Italia. «Non abbiamo - dicono le associazioni- le condizioni per garantire l'apprendimento di tutte e tutti gli alunni e le alunne, dunque riterremo gravemente lesivo e in contrasto con la Costituzione l'eventualità che alcune istituzioni scolastiche potrebbero trovarsi a bocciare, per mancanza o insufficienza di "relazione digitale", soprattutto coloro che si trovano in condizioni di fragilità socio-economica e di povertà educativa».
Ma l'inventiva delle scuole, malgrado le difficoltà di risorse, non manca. L'istituto comprensivo Silvio Boccone di via del Vespro sta monitorando le attività didattiche "a distanza" di studenti e docenti, verificando che anche gli alunni con disabilità siano seguiti con attenzione. Ma la scuola guidata dalla dirigente Rosanna Cucchiara, è anche la prima in Italia ad applicare un metodo innovativo per prevenire e contrastare disagio e aggressività promuovendo comportamenti positivi. Un lavoro reso possibile dal PBIS(Positive behavioral interventions and support), partecipando all'Erasmus+ Strategic partnership project. Così, in tempi di Coronavirus e didattica a distanza, hanno realizzato un cartello con i comportamenti virtuosi da seguire: dalla responsabilità di collegarsi con puntualità alle lezioni, fino ad alzare la mano per parlare anche nella classe virtuale, rispettando lo spazio degli altri "da remoto".
E visto che visite guidate e gite sono state sospese ormai da oltre un mese, c’è chi suggerisce ai docenti tour virtuali anche in città. Come il Centro di accoglienza Padre nostro, che ha dovuto chiudere al pubblico la Casa-museo del beato padre Giuseppe Puglisi, rimasta però "aperta" grazie alle tecnologie e visitabile sul sito www.casamuseobeatopuglisi.it. "Mai come adesso - dice il presidente del Centro Padre nostro, Maurizio Artale - dobbiamo provare ad abbattere i muri di individualismo. Visitare la casa dove ha vissuto il beato Puglisi non è un semplice viaggio dentro una casa, ma è un viaggio dentro noi stessi".
Alessandra Turrisi
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